L’Alzheimer e altre malattie neurologiche si spiegherebbero con l’accumulo di metalli pesanti nel nostro cervello.
L’inquinamento continua a mietere vittime e a farci ammalare. Una morte su quattro a livello mondiale è causata da fattori di rischio ambientale. Sono 12,6 milioni le morti attribuibili all’inquinamento ambientale. Solo in Europa, nel 2012, l’inquinamento ha provocato 1,4 milioni di decessi prematuri.
Gli scienziati continuano a indagare i rapporti tra inquinamento e malattie degenerative, e scoprono verità sempre più inquietanti. Il nano particolato, metalli pesanti rilasciate da aerei quotidianamente da più di un decennio sul nostro territorio, gas di scarico di auto e di fabbriche ormai obsolete, una volta respirati possono infatti raggiungere il cervello.
I metalli pesanti si insinuano nelle mucose per arrivare ad avvelenarci. Non solo i polmoni, non solo nel sangue. Ma anche nel cervello. La scoperta è dei ricercatori dell’università di Lancaster che, sulla rivista scientifica Pnas, hanno dimostrato, per la prima volta, che i veleni nell'ambiente penetrano anche tra neuroni e sinapsi. Particolato ultrafine responsabile di malattie polmonari e cardiocircolatorie.
Scienziata Marie Grosman e il filosofo Roger Lenglet. Intervista.
Marie Grosman (1) : Il numero
dei malati di Alzheimer e di autismo aumenta in modo vertiginoso in
numerosi paesi, soprattutto in quelli più sviluppati. In Francia, dal
1994 si è passati da 300.000 malati di Alzheimer a circa un milione
oggi. E se non si interviene questa cifra raddoppierà ogni venti anni.
Il numero delle persone che soffrono di autismo è aumentato in Francia
di 17 volte nel corso degli ultimi cinquanta anni. Allo stesso modo
si osserva un’enorme progressione dei tumori al cervello nei bambini
(20% in più in dieci anni). Anche il Parkinson e la sclerosi a placche,
di cui sono affette rispettivamente 100.000 e 80.000 persone, sono in
aumento. Ciò dovrebbe analogamente sollecitare un’azione contro le
cause di queste malattie!
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