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"L'essere umano è un sistema di informazione e di conseguenza può essere guarito attraverso informazioni"
Erich Körbler

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mariacristina

mercoledì 26 settembre 2018

ANALIZZATO IL LIQUIDO CHE FUORIESCE DA SOTTO LA FUSOLIERA DEGLI AEREI COMMERCIALI

 Nessun testo alternativo automatico disponibile.

A seguito del prelievo di campioni di liquido sgocciolante dalla parte inferiore della fusoliera di diversi velivoli commerciali, prelievo eseguito dall'operatore aeroportuale Enrico Gianini, ogni specimen è stato sottoposto ad analisi spettrometriche. Esse hanno evidenziato la presenza di valori notevoli per quanto attiene a bario, manganese, carbonato di calcio ed altri elementi tra metalli e non metalli che non sarebbero dovuti risultare. Al momento, non sappiamo se potremo rendere noto il nome del laboratorio che ha compiuto le analisi, perciò i lettori sono pregati di non chiedere delucidazioni in merito, perché non possiamo fornirle.

Comitato Tanker Enemy - Rosario Marcianò

Onde cerebrali, Musica, Risonanza e Chakra



Onde cerebrali, Musica, Risonanza e Chakra


a cura di Marco Stefanelli, Ph.D.


Nel corso della nostra vita quotidiana tutti noi sperimentiamo diversi "stati di coscienza". Per esempio, nell'arco di una giornata, tra la luce del mattino e il buio della notte, ci muoviamo da uno stato ordinario di veglia ai diversi stadi del sonno.

Ma anche gli stati di coscienza "straordinari" fanno parte della nostra comune esperienza: quando ci sentiamo particolarmente "creativi", insolitamente "intuitivi", eccezionalmente "lucidi", profondamente "rilassati".

Ordinari, o straordinari che siano, tutti gli stadi della nostra coscienza sono dovuti all'incessante attivita' elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso "onde elettromagnetiche": le onde cerebrali, appunto. 
La frequenza di tali onde, calcolata in 'cicli al secondo', o Hertz (Hz), varia a seconda del tipo di attivita' in cui il cervello e' impegnato e puo' essere misurata con apparecchi elettronici. Gli scienziati suddividono comunemente le onde in "quattro bande", che corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse "attivita' del cervello".

Le onde cerebrali sono fluttuazioni ritmiche delle tensioni fra i componenti del cervello. I quattro stati più comuni di queste onde sono: Delta, Theta, Alpha e Beta. La frequenza di tali onde è relativa allo stato di coscienza e tale stato determina un risultante tipo di emozione e/o funzione mentale.
Tutti gli stati delle onde cerebrali sono presenti in quantità variabili in diverse parti del cervello. Lo stato di coscienza è relativo alle onde dominanti in un dato momento.


Onde cerebrali Delta

Hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz e sono associate al più profondo rilassamento psicofisico. Le onde cerebrali a minore frequenza sono quelle proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, dell'abbandono totale, delle esperienze di pre-morte e coma. In questo senso vengono prodotte durante i processi inconsci di autogenerazione e di autoguarigione. In questo stato si è solitamente "incoscienti" della realtà fisica. Questo stato di coscienza di solito è privo di sogni e può essere ottenuto da un meditante esperto.


Onde cerebrali Theta

La loro frequenza e' tra i 4 ed i 8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attivita' di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa. Tendono ad essere prodotte ad occhi chiusi e corpo fermo con un intensa attenzione interiore e durante la meditazione profonda, il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno (cioe', quando si sogna). Nelle attività di veglia le onde Theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacita' immaginativa radicata nel profondo. Genericamente vengono associate alla creativita' e alle attitudini artistiche.


Onde cerebrali Alpha

Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e sono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. La mente, calma e ricettiva, è concentrata sulla soluzione di problemi esterni, o sul raggiungimento di uno stato meditativo leggero. Le onde alfa dominano nei momenti introspettivi, o in quelli in cui più acuta è la concentrazione per raggiungere un obiettivo preciso. Sono tipiche, per esempio, dell'attività cerebrale di chi è impegnato in una seduta di meditazione, yoga, taiji. Nello stato Alpha generalmente si presenta una sincronizzazione e un equilibrio tra emisfero destro e sinistro. In questo stato di solito il livello di endorfine è alto.


Onde cerebrali Beta

Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz e sono associate alle normali attivita' di veglia, quando siamo concentrati sugli stimoli esterni, con occhi aperti e focalizzazione esterna. Le onde Beta sono infatti alla base delle nostre fondamentali attivita' di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo che ci circonda. Per esempio, leggendo queste righe il vostro cervello sta producendo onde Beta. Esse, poi, ci permettono la reazione più veloce e l'esecuzione rapida di azioni. Nei momenti di stress o di ansia le Beta ci danno la possibilita' di tenere sotto controllo la situazione e dare veloce soluzione ai problemi.


Onde cerebrali Gamma

Sono molto rare e relative a frequenze superiori ai 30 Hz nel range da 30 a 90 Hz e prevalentemente 30-42 Hz. Sono tipiche degli stati di meditazione profonda e di grande energia, sono correlate con la volontà, i processi mentali superiori e i poteri psichici, con la concentrazione e il "problem solving" (risoluzione di più problemi contemporaneamente).

Le onde Gamma sono quelle "più recenti" solo perché è stato difficile trovare la strumentazione che le misurasse accuratamente. Si pensa che le frequenze delle onde cerebrali High-Beta e Gamma siano "frequenze di armonizzazione". Le onde Gamma sono associate con la funzione cerebrale che crea una sintesi olografica dei dati raccolti in varie aree del sistema nervoso centrale, affinché si fondano insieme in una prospettiva più elevata.

Recenti sperimentazioni EEG hanno rilevato frequenze cerebrali estremamente elevate sopra le Gamma, fino a 100 cicli al secondo (Hz), che sono state denominate Onde Iper Gamma e onde persino più elevate, a 200 cicli al secondo, denominate Lambda. Sono state rilevate anche onde estremamente basse, più basse delle onde Delta a meno di 0,5 cicli al secondo, che sono state denominate Epsilon.
Queste "nuove onde cerebrali" sono state associate a stati elevati di auto-consapevolezza, capacità di accesso a livelli superiori di informazione ed intuizioni e abilità psichiche ed esperienze extracorporee.
I ritmi Theta e Gamma interagiscono anche con questi nuovi schemi cerebrali per aiutare la concentrazione olografica delle informazioni cerebrali in immagini, pensieri e memorie comprensibili.




 
Il fenomeno della risonanza

Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christiian Huygens, tra i primi a postulare la teoria ondulatoria della luce, osservo' che, disponendo a fianco e sulla stessa parete due pendoli, questi tendevano a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio, quasi "volessero assumere lo stesso ritmo". Dai suoi studi deriva quel fenomeno che oggi chiamiamo 'risonanza'. Nel caso dei due pendoli, si dice che uno fa risuonare l'altro alla propria frequenza. Allo stesso modo e per lo stesso principio, se si percuote un diapason, che produce onde alla frequenza fissa di 440 Hz, e lo si pone vicino a un secondo diapason 'silenzioso', dopo un breve intervallo quest'ultimo comincia anch'esso a vibrare.

La risonanza puo' essere utilizzata anche nel caso delle onde cerebrali. Studi che si sono serviti dell'elettroencefalogramma hanno mostrato un' evidente correlazione tra lo stimolo che proviene dall'esterno e le onde cerebrali del soggetto in esame. Inizialmente, le ricerche in questo campo utilizzavano soprattutto la luce; poi, si e' passati ai suoni ed alle stimolazioni elettromagnetiche. Cio' che si e' osservato e' che se il cervello e' sottoposto a impulsi (visivi, sonori o elettrici) di una certa frequenza, la sua naturale tendenza e' quella di sintonizzarsi. Il fenomeno e' detto 'risposta in frequenza'. Per esempio, se l'attivita' cerebrale di un soggetto e' nella banda delle onde beta (quindi, nello stato di veglia) e il soggetto viene sottoposto per un certo periodo a uno stimolo di 10 Hz (onde alfa), il suo cervello tende a modificare la sua attivita' in direzione dello stimolo ricevuto.
Il soggetto passa dunque ad uno stato di rilassamento proprio delle onde alfa.



I due emisferi cerebrali

Il cervello umano e' suddiviso in due emisferi: 

Destro (Eros):
- sintetico (comprende l'insieme delle parti), concreto, spaziale  (coglie le relazioni nello spazio), intuitivo (usa sensazioni e  immagini), analogico (usa le metafore), irrazionale, olistico  (percepisce le strutture di assieme), atemporale e non-verbale.  E' la sede delle attivita' creative, musicali, spaziali, espressive e della fantasia.

Sinistro (Logos):
- analitico (comprende i dettagli), astratto (giunge all'interno, partendo dal dettaglio), lineare (lavora in ordine sequenziale),  logico, numerico, razionale, sequenziale, simbolico, temporale, verbale e linguistico. E' la sede di tutte quelle attivita' che coinvolgono il linguaggio, la scrittura, il calcolo.

I due emisferi sono uniti da una lamina orizzontale di fibre nervose, il cosiddetto "corpo calloso". Ogni emisfero ha competenze proprie: l'occhio sinistro, l'orecchio sinistro e tutta la parte sinistra del corpo sono connesse all'emisfero destro; l'occhio destro, l'orecchio destro e tutta la parte destra del corpo sono connesse all'emisfero sinistro.I due emisferi, poi, funzionano in modo diverso; elaborano, cioe', tutti i processi informativi, secondo modalita' distinte. Per come si e' finora strutturata, la nostra società da' una maggiore rilevanza alle modalita' di pensiero dell'emisfero sinistro, tanto che fino a poco tempo fa i neurologi definivano "minore" l'emisfero destro. Ma, una visione piu' bilanciata delle due componenti, un maggiore equilibrio tra le funzioni, una armonia tra razionalita' e fantasia e' ciò che, oggi, forse, l'umanita' necessita con piu' urgenza.

Uno strumento semplice ed efficace per riequilibrare il potere dei due emisferi cerebrali e' il suono. Come abbiamo visto, ogni attivita' cerebrale emette onde particolari, che possono entrare in risonanza con le onde sonore esterne. In questo modo il cervello viene 'veicolato' attraverso il suono, stimolato a sintonizzarsi su una frequenza (e quindi sull'attivita' cerebrale che le corrisponde), portato a funzionare come un insieme.

 

Il ritmo biauricolare

Le onde cerebrali hanno una frequenza che l'orecchio umano non coglie. Ma, l'avvento dell'elettronica e dell'informatica applicata al settore musicale ha dato la possibilita' di utilizzare tali frequenze, veicolandole attraverso onde sonore particolari. 
Viene usata una particolare tecnica, chiamata ritmo biauricolare o binaurale, che opera in questo modo: se l'orecchio sinistro viene stimolato con un suono portante alla frequenza, poniamo, di 500 Hz e l'orecchio destro con uno a 510 Hz, la differenza di 10 Hz viene percepita dal cervello (e solo dal cervello, perché è una frequenza che sta al di fuori dello spettro sonoro).
Il cervello e' cosi' stimolato ad entrare in risonanza con il 'ritmo biauricolare' di 10 Hz (onde alfa) e, di conseguenza, con l'attività corrispondente: rilassamento, calma, tranquillità. 



Figura 1 - Binaural beat - Battimento binaurale o biauricolare

In figura 1 potete vedere l'analisi in frequenza di un battimento binaurale di 30 Hz (infrasuono) generato da due frequenze diverse per il canale sinistro (424 Hz - blu) e canale destro (454 Hz - rosso) a 0 dB.
 


Interferenza Costruttiva o Risonanza Armonica
Interferenza Costruttiva o Risonanza Armonica


Interferenza Distruttiva o Risonanza Disarmonica
Interferenza Distruttiva o Risonanza Disarmonica


Risonanza costruttiva e Chakra

Quando è in salute e bilanciato, ognuno dei sette chakra maggiori umani ruota ad una costante e predeterminata frequenza o vibrazione. Il Chakra della radice ha una frequenza risonante normale di 256 cicli a secondo, o 256 Hz (il Do centrale del pianoforte). Il Chakra seguente per altezza, il Sacrale, risuona a 288 Hz, che è la nota Re. E ogni chakra via via più alto, nel corpo fisico, ha una nota via via più alta della scala, fino al Si. Questi sette toni o note sono chiamati "Ottava 0". Ogni volta che si sale di un'ottava (per esempio dal Do centrale, 256 Hz, al Do più alto della scala, 512 Hz) si può notare come il valore della frequenza raddoppi. Questa caratteristica molto importante è anche uno dei princìpi di risonanza.

Si noti anche che, come il pianoforte ha diverse ottave sopra l'ottava 0, così ne ha anche quel veicolo energetico che chiamiamo "Campo di Energia Umana". Gli Uomini hanno complessivamente cinque ottave associate alla loro Aura, ma solo l'ottava più bassa, la 0, è associata al loro corpo fisico. Ad ottave più alte corrispondono connessioni energetiche tra persone e dimensioni più elevate, partendo dall'ambiente locale della persona (ottava 1), alla Madre Terra in senso Globale (Ottava 2), al nostro sistema solare e in particolare al Sole, l'immediata fonte di tutte le energie "fisiche" che supportano la vita in questo mondo (ottava 3), alla nostra galassia, la via lattea (ottava 4), e all’energia dell’Universo (Ottava 5). Comunque, quando si lavora con la terapia del suono, ci si può concentrare sull'ottava 0, l'ottava associata al corpo fisico e ai suoi maggiori centri di energia.

Se un Chakra è un pò "scordato" e non vibra in armonia, esso può essere ri-accordato attraverso un processo di vibrazione simpatetica. Questo è un concetto base della terapia. Le vibrazioni armoniose alla frequenza corretta entrano direttamente nel campo di rotazione del Chakra e hanno l'effetto di portare quella sequenza vibrazionale del Chakra indietro alla sua frequenza propria così che possa funzionare efficientemente come un transduttore di energie provenienti dal campo di energia universale richiesto dagli organi e ghiandole associati al chakra. 
I sette princìpi che caratterizzano il suono e che in ultima analisi determinano gli effetti che il suono ha sul corpo umano e sui suoi sistemi di energia sono: Risonanza, Ritmo, Melodia, Armonia, Tonalità, Timbro e Intonazione.





Risonanza costruttiva

Quando un Chakra risuona ad una particolare vibrazione o frequenza, prende e assorbe energia da quella frequenza. C'è un trasferimento di energia che ha luogo dalla sorgente dell'energia sonora in vibrazione (strumento, voce, coristi...) al chakra stesso. Questo trasferimento che ha luogo nel fenomeno è conosciuto come "Risonanza Simpatica". La risonanza simpatica o simpatetica può essere meglio illustrata osservando due strumenti a corda (Violino, Arpa...) accordati in maniera identica posti l'uno accanto all'altro. Se pizzichiamo la corda del primo strumento, le vibrazioni di quella corda sono sentite dalla stessa corda del secondo strumento, questi inizia ad assorbire l'energia del suono di quella specifica frequenza e quindi inizierà a vibrare a quella frequenza.

Il principio della Risonanza Simpatica è usato nella terapia del suono per riempire ogni chakra con le vibrazioni sonore della frequenza propria. Per introdurre il suono della frequenza propria del Chakra si possono usare sia la voce umana che degli accordatori (coristi). Introducendo la frequenza propria, il livello di vibrazione del Chakra stesso inizia a riequilibrarsi ed armonizzarsi alla sua frequenza.
Un'altra caratteristica del fenomeno della Risonanza Simpatica è che le corde accordate alla stessa nota o ad una o più ottave sopra la nota vibrante, iniziano a vibrare uguale. Per esempio, se un violino ha una corda intonata al Do centrale (256 Hz) e un secondo violino vicino ha una corda accordata ad un'ottava sopra il Do centrale (Do Alto - 512 Hz), quando la corda del Do centrale è pizzicata sul primo violino, il Do alto del secondo violino inizierà a vibrare. Così lavorando con i toni di un'ottava possiamo produrre vibrazioni nelle ottave superiori.

Questo principio è usato nella Terapia del Suono e per creare sopratoni che possano interessare corpi di energia più alta del campo di energia umano. Questi corpi di energia secondari (eterico, emozionale, mentale e spirituale) possono essere pensati come delle ottave superiori al corpo fisico. Così, quando lavoriamo coi Chakra del livello fisico, i sopratoni prodotti hanno lo stesso effetto, attraverso la risonanza simpatica, sulle sequenza di energia di vibrazione dei chakra nei corpi superiori. Tutto questo attraverso una profonda sensazione di benessere, serenità, pace, e connessione attraverso i livelli di energia del soggetto.







Ritmo

L'impulso della Vita è riconosciuto in maniera subliminale quando si sente un suono costantemente ripetuto. Questo per esempio vale per il rullo di tamburo dei circhi. Il Suono forte e rimbombante delle percussioni ripetuto di continuo per diversi minuti, ha l'effetto di portare la mente cosciente in uno stato "alterato". La cadenza o il ritmo del suono ha anche un effetto definito sul corpo umano. Un ritmo molto lento ha un effetto di quiete o sottomissione, mentre un ritmo veloce dà un senso di azione e di movimento.

Melodia

Le melodie e i ricordi sono spesso in relazione e spesso una certa melodia porta alla luce uno specifico ricordo. Alcune melodie fanno sentire leggeri e felici, altre pesanti e depressio. Spesso la Melodia e il Tempo (o Velocità) della stessa si combinano generando una sensazione generale di comfort e benessere. Questo può, alternativamente, stimolare il rilascio di endorfine dal cervello che scioglierà lo stress mentale ed emozionale e ridurrà la tensione ed il dolore, soprattutto se la melodia porta alla luce un ricordo veramente piacevole. Questo riequilibra e aiuta a purificarci dai residui delle energie negative. 

Armonia

L'armonia è la combinazione di due o più toni in un accordo. Quando la combinazione ha un suono piacevole, colpisce sia il corpo fisico che le sue energie secondarie in maniera positiva e aiuta il corpo fisico ad accordarsi con le vibrazioni spirituali. L'armonia ci aiuta a trasmutare le condizioni maggiori del corpo e ad "alterare" gli stati di coscienza. Cercando la giusta combinazione di toni e ritmi e della loro armonia, possiamo produrre una risonanza dinamica che corregge ed elimina gli squilibri. 

Tonalità

La tonalità è la velocità alla quale le onde sonore vibrano. Più veloci vibrano le onde, più alta sarà la tonalità. Varie sequenze di tonalità possono aiutarci nella frantumazione di pattern di energia rigidi che limitano la nostra crescita, salute e benessere. Tonalità specifiche colpiscono specifici chakra, e questo è il principio applicato dalla terapia attraverso l'uso di precisi accordatori. Ascoltare un brano musicale composto nella tonalità associata al relativo chakra può aiutare a bilanciarlo.

Timbro

Quando strumenti diversi suonano la stessa nota sulla scala (per esempio 512 Hz, un Do sopra il Do centrale del piano), la caratteristica del timbro fa si che ogni suono sia riconosciuto come separato dall'altro. Un flauto, una tromba, un corno francese, un sassofono soprano, una fisarmonica, un oboe possono suonare la stessa nota, ma ogni suono sarà differente dall'altro. Uno può suonare metallico, uno morbido, uno soffice, uno aspro, uno legnoso ecc. Ognuna di queste interpretazioni su come la nota suona interessa anche come noi ci sentiamo sentendo quella particolare nota. Noi reagiamo in maniera prevedibile a differenti timbri della stessa nota o tono.

Intonazione

Quando cresciamo e ci sviluppiamo impariamo a rispondere al suono della voce umana e rispondiamo a questo suono in modi differenti da come risponderemmo al suono di uno strumento musicale. La voce umana ha una presenza e una tonalità che la separa da tutti i suoni che ascoltiamo. E' più personale, più immediata e prende la nostra intera attenzione. A causa di questi fattori, quando ascoltiamo la voce umana, noi rispondiamo su un altro livello emozionale, diverso da quello dei toni musicali, anche se questi suoni sono morbidi e armoniosi. Intonare con la voce umana restaura la sequenza di vibrazione sia del corpo fisico che delle sue energie secondarie così che la nostra essenza spirituale può manifestarsi nella sua pienezza attraverso l'ambiente fisico.

Intervalli e Ottave

In musica si dice intervallo la distanza tra due note o suoni, cioè la differenza d'altezza tra due suoni, esprimibile in fisica acustica tramite il rapporto delle loro frequenze.

A causa della fisiologia di percezione del suono, l'intervallo musicale non è proporzionale alla differenza tra le frequenze dei suoni, ma alla differenza tra i loro logaritmi, cioè al rapporto tra le frequenze, una sorta di distanza numerica tra due suoni che si può verificare tra due suoni prodotti consecutivamente, e in tal caso si parlerà di intervallo melodico o diacronico o salto, oppure tra due suoni prodotti simultaneamente, e si dirà intervallo armonico o sincronico o bicordo.

Nella teoria musicale, gli intervalli si misurano contando le note da quella di partenza a quella di arrivo.
Se si hanno ad esempio un DO e un SOL, l'intervallo è una quinta perché si contano cinque note - DO, RE, MI, FA e SOL. L'intervallo tra il DO e sé stesso non si chiama "di prima", ma unisono.
Si possono poi avere intervalli anche oltre l'ottava: nona, decima, undicesima e tredicesima sono quelli che si trovano menzionati più spesso.

La classificazione degli intervalli musicali costituisce argomento fondamentale nello studio della musica e del suo linguaggio. Un intervallo viene detto armonico quando i suoni che lo formano sono contemporanei e melodico se i suoni che lo formano vengono considerati in successione.

L'intervallo armonico viene sempre considerato ascendente, cioè dal grave verso l'acuto (dal basso verso l'alto). Un intervallo armonico è caratterizzato anche da consonanza e dissonanza, fenomeni legati all'interferenza generata dai due suoni in questione.

Quello melodico invece, a seconda di come è scritto, può essere ascendente o discendente, a seconda che la prima nota sia più grave dell'altra o viceversa. In pratica se ne osserva l'evoluzione in senso temporale. Un intervallo melodico si distingue anche per la direzione, ascendente o discendente, a seconda che il secondo suono sia rispettivamente più acuto o più grave rispetto al primo.

Un intervallo è detto semplice quando sta nell'estensione di un'ottava; se invece ne oltrepassa i limiti si dice composto. Va però detto che alcuni trattati di teoria considerano semplice anche l'intervallo di nona.
L'intervallo più semplice da generare è probabilmente quello di ottava. Esso si ottiene ad esempio sollecitando una corda elastica per produrre la nota più grave, dimezzando quindi la lunghezza della corda e sollecitandola nuovamente per generare la nota più acuta.
Il più piccolo intervallo utilizzato nella musica occidentale è detto semitono. Per motivi storici nel nostro sistema musicale si è scelto convenzionalmente di suddividere l'ottava in 12 semitoni equalizzati, ossia per i quali si mantenga costante il rapporto tra le frequenze degli estremi.

Nella terminologia convenzionale occidentale gli intervalli vengono classificati mediante due parametri che chiameremo ampiezza e specie. Nonostante che tutti i trattati di Teoria e di Armonia concordino nel classificare gli intervalli mediante due parametri, è curioso che in letteratura non esista in proposito una terminologia universalmente accettata. All'occorrenza vengono adottati vocaboli quali denominazione, specie, forma.
Quindi la denominazione degli intervalli si compone di due parti distinte, come ad esempio: quinta giusta, settima eccedente e così via.
Si osservi che la classicazione risulterà del tutto indipendente dalla tonalità in cui l'intervallo si presenta, infatti la definizione univoca di un intervallo dipende esclusivamente dal nome delle note che lo compongono e dal loro stato di alterazione.

Nell'armonia classica o tonale, che poi è quella che viene anche usata per descrivere canzonette, jazz e blues, si suppone che ogni brano possegga una sua tonalità di base (generalmente è l'accordo che termina il ritornello) e tutti gli accordi del pezzo vengono considerati non in assoluto, ma relativamente a quella tonalità.
È vero che si può cambiare tonalità all'interno di una canzone: ad esempio, dopo un giro di DO (DO, LAm, REm, SOL7, DO) si può avere un LA7 e rifare la stessa melodia un tono sopra, ma in questo caso si comincia semplicemente a calcolare tutti gli accordi relativamente alla nuova tonalità.

Si è deciso poi di chiamare gli intervalli relativi alla tonalità di partenza in ben due modi diversi. Il primo è il grado, e non è molto diverso dall'intervallo in sé: la nota della tonalità stessa (il DO, se siamo in DO maggiore) è il primo grado, quella che forma un intervallo di seconda con essa (in questo caso il RE) è il secondo grado, e così via fino al settimo grado.
Ma è anche possibile chiamare le note "per nome". Il primo grado è la tonica, perché dà appunto la tonalità; il secondo grado è la sopratonica.

Passiamo poi alla modale, detta così perché definisce il modo (maggiore o minore) della tonalità, e che sta sul terzo grado. Il quinto grado è la dominante, perché nell'armonia classica è quello più importante subito dopo la tonica; quarto e sesto grado sono rispettivamente sottodominante e sopradominante, il settimo grado è la sensibile. La "settima di dominante", se siamo in tonalità di DO, sarà la nota che fa un intervallo di settima con il SOL, che è la dominante del DO; insomma, un FA.

L'intervallo è un elemento che conferisce contenuto "oggettivo" alla musica, infatti tutte le persone che sperimentano liberamente l'intervallo vivono lo stesso contenuto e la stessa magica energia.

Tutti gli elementi fondamentali della musica possono diventare terapeutici, soprattutto gli intervalli. Ogni melodia ha in sé il contenuto degli intervalli con la quale è formata. Contenuti che spesso agiscono inconsciamente sulla persona.

Una volta compresi, gli intervalli rivelano la musica come un ritmo respiratorio dell'essere che con un continuo movimento ci connette con il Cosmo.
Quando un intervallo risuona a livello fisico il pensare ne valuta l'altezza e il nostro essere più profondo ne sente la qualità.

L'esperienza dell'intervallo, a livello cosciente, è sempre completa ed equilibrata. Tale fenomeno fa parte del ritmo respiratorio animico-spirituale che sta alla base dell'intervallo. Come in ogni inspirazione vi è inclusa l'espirazione relativa e dipendente così pure negli intervalli i due movimenti sono connessi in modo che uno sia "positivo" e l'altro "negativo".
Un parallelo potrebbe essere quello dei colori in cui l'occhio, a livello fisiologico, percependo un colore risponde producendo il colore complementare e quindi polarmente opposto. Si genera così un costante equilibrio tra esterno e interno.

Attraverso una lunga evoluzione, l'essere umano ha forgiato i suoi strumenti, coadiuvato dagli elementi musicali, specialmente gli intervalli. Possiamo dire infatti che l'ottava degli intervalli è la "misura" dell'Uomo.
 

sabato 22 settembre 2018

HAARP (e SCIE CHIMICHE): FUNZIONI ED EFFETTI COLLATERALI SULL'UOMO.



A COSA SERVE:

• creare una ionosfera artificiale;
• aumentare la potenza delle comunicazioni satelliti, radar, internet, telefonia;
• distruggere, deviare o confondere missili o aerei;
• modificare le condizioni atmosferiche;
• cambiare la composizione molecolare di una regione atmosferica, aumentando o diminuendo ozono, azoto, biossido di carbonio, monossido di carbonio e/o ossidi di azoto;
• aumentare il trascinamento di un missile o satellite;
• concentrare grandi quantità di luce solare su porzioni scelte della Terra;
• alterare il campo magnetico terrestre in funzione di rilevamenti rilevamenti di carattere militare, civile (giacimenti vari);
• creare campi magnetici controllati ad alta intensità in località scelte per vari scopi;
• creare delle irregolarità nella ionosfera che interferiranno nel normale funzionamento di vari tipi di radar, ad esempio quelli ad apertura sintetica;
• creare pennacchi per simulare e/o svolgere le stesse funzioni svolte dalla detonazione di un tipo di dispositivo nucleare “a lancio” senza dover necessariamente far detonare tale dispositivo.

EFFETTI SULL'UOMO:

• soglia di attenzione drammaticamente diminuita
• impazienza e limitatissima capacità di sopportazione
• scarsa concentrazione
• apatia
• depressione
• allucinazioni
• perdita di memoria a breve e lungo termine
• schizofrenia
• noiosità
• mal di testa e insonnia
• dolori muscolari e alle ossa
• languore
• sonnolenza
• debolezza
• disturbi emotivi
• manipolazione mentale (vedi onde Elf e cervello).

Le scie chimiche sono uno strumento per il controllo mentale (articolo di Alfred Lambremont Webre)

Alfred Lambremont Webre, in una sua corposa ricerca, di cui riportiamo un significativo estratto, focalizza l’attenzione su uno degli scopi delle scie chimiche, il controllo mentale. Per la precisione l’autore, nel suo coraggioso e documentato articolo, evidenzia le perniciose conseguenze delle chemtrails e delle irradiazioni elettromagnetiche sulla salute psico-fisica e sull’umore: l’aggressione alla salute ed all’equilibrio psicologico è perpetrata con tonnellate di veleni dispersi ogni giorno in tutto il mondo. Che cosa serve ancora per scuotere la popolazione dalla sua inerzia, per indurla a reagire? Non sono sufficienti la devastazione degli ecosistemi, la diffusione di malattie invalidanti e mortali, l’abbrutimento degli individui per scrollarci di dosso questa grigia indifferenza?

Ci sono elementi di prova che il sistema H.A.A.R.P. e le scie chimiche attuano il controllo della mente contro la popolazione umana a livello globale, oltre che su scala nazionale, regionale ed individuale. Queste operazioni di controllo mentale comprendono le seguenti attività: operazioni biologiche, compreso l'uso di agenti per la guerra biologica; operazioni elettromagnetiche, incluso il sistema H.A.A.R.P. Questi interventi costituiscono crimini di guerracrimini contro l'umanità e genocidio ai sensi dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale ed ai sensi della Convenzioni di Ginevra.

L’espressione “mind control” è stata applicata a qualsiasi tattica, psicologica o meno, che può essere usata per sovvertire e disintegrare l’identità di un individuo, il controllo sul proprio pensiero, il comportamento, le emozioni ed il processo decisionale. 
Un potente e globale programma di controllo mentale è in corso contro la popolazione, attraverso le attività chimico-biologiche.

In particolare, l'aerosol diffuso contiene i seguenti valori di elementi chimici tossici, il cui effetto sui processi mentali, psicologici ed emotivi, è devastante. Le cifre di seguito riportate indicano di quante volte il limite "consentito" per legge è superato:

Alluminio15,8

Antimonio63.3 (Questo non è un errore di battitura)

Arsenico418 (Questo non è un errore di battitura)

Bario5.3

Cadmio6

Cromo6.4

Rame9

Ferro43.5 (Questo non è un errore di battitura)

Piombo15.7

Manganese513,8 (Questo non è un errore di battitura)

Nickel10.7

Zinco7.5

Le scie chimiche hanno trasformato l’atmosfera in qualcosa di simile al plasma. Respirare questo plasma con le concentrazioni sopra indicate, è stato dimostrato che causa anomalie comportamentali. Dunque le chemtrails possono essere considerate un programma di controllo mentale.

Le seguenti sono le risultanze illustrate in una relazione della Dottoressa Ilya Sandra Perlingieri. La relazione è stata letta durante una conferenza tenutasi il 3 febbraio 2011.

1. Allucinazioni, amnesia, schizofrenia, senso di obnubilamento, mal di testa ed insonnia; languore, sonnolenza, debolezza, turbe emotive.

2. Le persone che hanno improvvise 'esplosioni comportamentali' sono in realtà affette da lesioni cerebrali derivanti dall’avvelenamento della biosfera, piena di metalli pesanti e di altre sostanze chimiche tossiche, ma costoro vengono trattati come fossero criminali.

3. E' bene sapere che l'alluminio provoca deficit cognitivi e danni cerebrali. Ci vogliono anni affinché questi danni si conclamino, tuttavia, un po’ alla volta, l’alluminio determina una distruzione lenta ma insidiosa del cervello. [...]

4. Perché tra i nostri figli si è diffusa un’epidemia di autismo? Perché sono così tanti i nostri bambini cui sono prescritti psico-farmaci per problemi comportamentali e cui vengono diagnosticati disturbi cognitivi? Perché sono milioni gli adulti che assumono farmaci anti-depressivi? " [...]

Quattro aspetti sono molto evidenti:

1. La capacità di attenzione e di concentrazione è diminuita drasticamente.

2. Le persone hanno spesso amnesie.

3. La memoria a breve termine risulta compromessa.

4. Troppe persone sono insofferenti e nervose.

Per molte persone, i processi di pensiero ed il pensiero stesso sono temi molto difficili da comprendere o anche argomenti ostici su cui discutere. Nessuno vuole sentirsi dire che la sua mente non è lucida. E’ più facile attaccare il messaggero che comprendere l'enormità delle azioni compiute dai militari e dai governi, soprattutto dal momento che nulla è riportato dai media ufficiali controllati dal sistema. E 'più facile rifiutare informazioni valide o stare sulla difensiva, piuttosto che assumersi la responsabilità personale per le questioni critiche che hanno un impatto negativo sulle nostre vite.


Fonte: ufodigest
Articolo tratto da tankerenemy

giovedì 20 settembre 2018

DICHIARAZIONE SUL DIRITTO E LA RESPONSABILITA' DEGLI INDIVIDUI ALLA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI - DIRETTIVA A/ARES/53/144 ONU

La Direttiva A/ARES/53/144 ONU

Dichiarazione delle Nazioni Unite
sui Difensori dei diritti umani
Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti
Adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con Risoluzione 53/144, 8 marzo 1999.
L’Assemblea Generale,
Riaffermando l’importanza dell’osservanza dei fini e dei principi della Carta delle Nazioni Unite per la promozione e la protezione di tutti i diritti umani e le libertà fondamentali per tutti in tutti i paesi del mondo,
Riaffermando inoltre l’importanza della Dichiarazione universale dei diritti umani e dei Patti Internazionali sui diritti umani quali elementi portanti dell’impegno internazionale per promuovere il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali e l’importanza degli altri strumenti per i diritti umani adottati all’interno del sistema delle Nazioni Unite, così come di quelli adottati a livello regionale,
Sottolineando che tutti i membri della comunità internazionale devono adempiere, insieme e separatamente, l’obbligo solenne di promuovere ed incoraggiare il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali per tutti senza distinzioni di sorta, incluse quelle fondate sulla razza, sul colore, sul sesso, sulla lingua, sulla religione, sulle opinioni politiche o di altro genere, sull’origine nazionale o sociale, sulla proprietà, sulla nascita o su altro status, e riaffermando la particolare importanza di una effettiva cooperazione internazionale per adempiere tale obbligo secondo quanto previsto dalla Carta delle Nazioni Unite,
Riconoscendo l’importante ruolo della cooperazione internazionale e l’apprezzabile lavoro di individui, gruppi e associazioni nel contribuire all’effettiva eliminazione di tutte le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali dei popoli e degli individui, incluse le violazioni massicce, flagranti e sistematiche come quelle risultanti dall’apartheid, da tutte le forme di discriminazione razziale, dal colonialismo, dal dominio o dall’occupazione straniera; dall’aggressione o dalle minacce alla sovranità nazionale, all’unità nazionale o all’integrità territoriale, e dal rifiuto di riconoscere il diritto di autodeterminazione dei popoli ed il diritto di ogni popolo di esercitare la piena sovranità sulle proprie ricchezze e risorse naturali,
Riconoscendo la relazione tra la pace e la sicurezza internazionale e la possibilità di godere i diritti umani e le libertà fondamentali, e consapevoli del fatto che la mancanza di pace e sicurezza internazionale non giustifica l’inadempienza,
Ribadendo che tutti i diritti umani e le libertà fondamentali sono universali, indivisibili, interdipendenti e correlati e dovrebbero essere promossi ed attuati in maniera giusta ed equa, senza pregiudicare l’attuazione di ciascuno di tali diritti e libertà,
Sottolineando che la responsabilità e il dovere primario di promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali risiede nello Stato,
Riconoscendo il diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e delle associazioni di promuovere il rispetto e la conoscenza dei diritti umani e delle libertà fondamentali a livello nazionale e internazionale,
Dichiara:
Articolo 1
Tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri, di promuovere e lottare per la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a livello nazionale ed internazionale.
Articolo 2
  1. Ogni Stato ha la responsabilità primaria ed il dovere di proteggere, promuovere ed attuare tutti i diritti umani e le libertà fondamentali, tra l’altro, intraprendendo le misure necessarie per creare tutte le necessarie condizioni sociali, economiche, politiche e di altro genere, come pure le garanzie legali richieste per assicurare che tutte le persone sotto la sua giurisdizione, individualmente ed in associazione con altri, possano godere tutti quei diritti e quelle libertà nella pratica.
  2. Ogni Stato deve intraprendere ogni misura legislativa, amministrativa o di altro genere che possa essere necessaria per assicurare che i diritti e le libertà di cui alla presente Dichiarazione, siano effettivamente garantiti.
Articolo 3
Il diritto interno coerente con la Carta delle Nazioni Unite e con gli altri obblighi internazionali dello Stato nel campo dei diritti umani e delle libertà fondamentali costituisce la cornice giuridica al cui interno le libertà fondamentali e i diritti umani devono essere attuati e goduti ed al cui interno le attività per la promozione, la protezione e l’effettiva realizzazione dei diritti e libertà di cui alla presente Dichiarazione devono essere condotte.
Articolo 4
Nulla nella presente dichiarazione deve essere interpretato in modo da danneggiare o contraddire i fini e i principi della Carta delle Nazioni Unite o da restringere o derogare le norme della Dichiarazione universale dei diritti umani, dei Patti internazionali sui diritti umani e degli altri strumenti ed impegni internazionali applicabili in questo campo.
Articolo 5
Allo scopo di promuovere e proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali, tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri, a livello nazionale ed internazionale: a) di riunione e assemblea pacifica;
  1. b) di formare, aderire e partecipare a organizzazioni non-governative, associazioni o gruppi;
  2. c) di comunicare con organizzazioni non-governative o intergovernative.
Articolo 6
Tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri: a) di conoscere, ricercare, ottenere, ricevere e detenere informazioni riguardo a tutti i diritti umani e le libertà fondamentali, incluso l’accesso alle informazioni sul modo in cui si dia effetto a tali diritti e libertà nei sistemi legislativi, giuridici o amministrativi interni;
  1. b) come previsto negli strumenti internazionali sui diritti umani ed in altri strumenti applicabili, di pubblicare liberamente, comunicare o distribuire ad altri opinioni, informazioni e conoscenze su tutti i diritti umani e le libertà fondamentali;
  2. c) di studiare, discutere, formare ed esprimere opinioni sull’osservanza, sia nella legge che nella pratica, di tutti i diritti umani e le libertà fondamentali e, attraverso questi ed altri mezzi appropriati, di attirare la pubblica attenzione su questa materia.
Articolo 7
Tutti hanno diritto, individualmente ed in associazione con altri, di sviluppare e discutere nuove idee e principi sui diritti umani e di promuovere la loro accettazione.
Articolo 8
  1. Tutti hanno diritto, individualmente ed in associazione con altri, di partecipare ed avere effettivo accesso, su basi non discriminatorie, al governo del proprio paese e alla conduzione degli affari pubblici.
  2. Questo include, tra l’altro, il diritto, individualmente ed in associazione con altri, di sottomettere agli organi governativi ed alle agenzie ed organizzazioni coinvolte negli affari pubblici, critiche e proposte per migliorare il loro funzionamento e per attirare l’attenzione su ogni aspetto della loro attività che possa ostacolare o impedire la promozione, la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
Articolo 9
  1. Nell’esercizio dei diritti umani e le libertà fondamentali, inclusa la promozione e la protezione dei diritti umani di cui alla presente Dichiarazione, tutti hanno diritto, individualmente ed in associazione con altri, di beneficiare di effettivi rimedi e di essere protetti in caso di violazione di tali diritti.
  2. A questo fine, tutti coloro che adducano la violazione dei propri diritti o libertà hanno il diritto, sia di persona che attraverso un rappresentante legale autorizzato, di avanzare ricorsi e di ottenerne il pronto esame in una pubblica udienza di fronte ad una autorità indipendente, imparziale e competente, giudiziaria o di altra natura, istituita per legge e di ottenere da tale autorità una decisione, conforme alla legge, che fornisca un risarcimento, incluso un adeguato indennizzo, ove vi sia stata una violazione dei diritti o delle libertà di quella persona, ed all’esecuzione dell’eventuale decisione e risarcimento, senza ritardi eccessivi.
  3. Allo stesso fine, tutti hanno diritto, individualmente ed in associazione con altri, tra l’altro:
  4. a) di protestare contro le politiche e le azioni di singoli funzionari e organi governativi con riferimento a violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali, tramite petizione o altri mezzi appropriati, presso le competenti autorità giudiziarie, amministrative o legislative, o presso qualunque altra autorità competente prevista dal sistema legale dello Stato, la quale dovrebbero decidere sul reclamo senza ritardi indebiti;
  5. b) di assistere a pubbliche udienze, procedimenti e processi in modo da formarsi un’opinione circa la loro conformità con la legislazione nazionale e con gli obblighi e impegni internazionali applicabili;
  6. c) di offrire e fornire assistenza legale professionale qualificata o altra pertinente consulenza e assistenza nella difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
  7. Allo stesso fine, ed in accordo con le procedure e gli strumenti internazionali applicabili, tutti hanno diritto, individualmente ed in associazione con altri, di accedere liberamente e di comunicare con gli organi internazionali dotati della competenza generale o speciale di ricevere e considerare comunicazioni in materia di diritti umani e libertà fondamentali.
  8. Lo Stato deve condurre un’indagine pronta ed imparziale o assicurare che si svolga un’inchiesta ogni qual volta vi sia il ragionevole motivo di credere che una violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali abbia avuto luogo nei territori sotto la sua giurisdizione.
Articolo 10
Nessuno deve partecipare, con atti o omissioni, alla violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, e nessuno deve essere soggetto a punizione o a qualunque tipo di azione vessatoria per essersi rifiutato di farlo.
Articolo 11
Tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri, al legittimo esercizio della propria occupazione o professione. Chiunque, in virtù della propria professione, possa nuocere alla dignità umana, ai diritti umani e alle libertà fondamentali altrui deve rispettare tali diritti e libertà e rispettare i pertinenti standard nazionali ed internazionali di condotta o etica professionale e lavorativa.
Articolo 12
  1. Tutti hanno diritto, individualmente ed in associazione con altri, di partecipare ad attività pacifiche contro le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
  2. Lo Stato deve prendere tutte le misure necessarie per assicurare la protezione, da parte delle autorità competenti, di chiunque, individualmente ed in associazione con altri, contro violenze, minacce, ritorsioni, discriminazione vessatorie di fatto o di diritto, pressioni o altre azioni arbitrarie conseguenti al legittimo esercizio dei diritti di cui alla presente Dichiarazione.
  3. A questo riguardo, tutti hanno diritto, individualmente ed in associazione con altri, di essere protetti efficacemente dalla legislazione nazionale ove reagiscano o si oppongano, con mezzi pacifici, ad attività ed atti, incluse le omissioni, che, attribuibili allo Stato, provochino violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali, così come ad atti di violenza perpetrati da gruppi o individui che influenzino il godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
Articolo 13
Tutti hanno diritto, individualmente ed in associazione con altri, di sollecitare, ricevere ed utilizzare risorse con il fine esplicito di promuovere e proteggere, attraverso mezzi pacifici, i diritti umani e le libertà fondamentali, in conformità all’articolo 3 della presente Dichiarazione.
Articolo 14
  1. Lo Stato ha la responsabilità di prendere appropriate misure legislative, giudiziarie, amministrative o di altro genere, per promuovere la comprensione dei propri diritti civili, politici, economici, sociali e culturali da parte di tutte le persone che si trovano sotto la sua giurisdizione.
  2. Tali misure devono comprendere, tra le altre: a) la pubblicazione e la vasta disponibilità di leggi e dei regolamenti nazionali, e dei fondamentali strumenti internazionali sui diritti umani applicabili;b) l’accesso pieno ed eguale ai documenti internazionali nel campo dei diritti umani, inclusi i rapporti periodici dello Stato agli organi istituiti dai trattati internazionali sui diritti umani dei quali (lo Stato) è parte, così come i resoconti sintetici delle discussioni e dei rapporti ufficiali di questi organismi.
  3. Lo Stato deve assicurare e sostenere, ove appropriato, la creazione e lo sviluppo di ulteriori istituzioni nazionali indipendenti per la promozione e protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in tutto il territorio sotto la sua giurisdizione, siano essi ombudsman (difensori civici), commissioni sui diritti umani o qualsiasi altro tipo di istituzione nazionale.
Articolo 15
Lo Stato ha la responsabilità di promuovere e facilitare l’insegnamento dei diritti umani e delle libertà fondamentali a tutti i livelli educativi e di assicurare che tutti i responsabili della formazione di avvocati, ufficiali preposti all’attuazione della legge (leggi, tra l’altro, forze di polizia), personale delle forze armate e pubblici ufficiali, inseriscano appropriati elementi di insegnamento dei diritti umani nei loro programmi di formazione.
Articolo 16
Gli individui, le organizzazioni non-governative e le istituzioni competenti giocano un importante ruolo nel contribuire ad una maggiore consapevolezza pubblica delle questioni relative a tutti i diritti umani e le libertà fondamentali, attraverso attività quali l’educazione, la formazione e la ricerca in questi campi per rafforzare ulteriormente, tra l’altro, la comprensione, la tolleranza, la pace e le relazioni amichevoli tra le nazioni e tra tutti i gruppi razziali e religiosi, tenendo conto dei diversi contesti sociali e comunitari in cui svolgono le proprie attività.
Articolo 17
Nell’esercizio dei diritti e delle libertà di cui alla presente Dichiarazione, tutti, agendo individualmente o in associazione con altri, saranno soggetti alle sole limitazioni che, conformi agli obblighi internazionali applicabili, siano determinate dalla legge con l’esclusivo fine di assicurare il dovuto riconoscimento e rispetto dei diritti e delle libertà altrui, e di soddisfare i giusti requisiti della moralità, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
Articolo 18
  1. Tutti hanno doveri verso e all’interno della comunità, nella quale soltanto il libero e pieno sviluppo della loro personalità è possibile.
  2. Gli individui, i gruppi, le istituzioni e le organizzazioni non-governative hanno un importante ruolo e responsabilità nella salvaguardia della democrazia, nella promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali e nel contribuire alla promozione e al progresso delle società, delle istituzioni e dei processi democratici.
  3. Gli individui, i gruppi, le istituzioni e le organizzazioni non-governative hanno inoltre un importante ruolo e responsabilità nel contribuire, ove appropriato, alla promozione del diritto di tutti ad un ordine sociale ed internazionale in cui i diritti e le libertà sancite dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dagli altri strumenti sui diritti umani siano pienamente realizzati.
Articolo 19
Nulla nella presente Dichiarazione deve essere interpretato in modo tale da implicare il diritto di qualsiasi individuo, gruppo o organo della società o di qualsiasi Stato di intraprendere qualsivoglia attività o di compiere qualsiasi atto mirante alla distruzione dei diritti e delle libertà di cui alla presente Dichiarazione.
Articolo 20
Nulla nella presente Dichiarazione deve essere interpretato in modo tale da permettere agli Stati di sostenere e promuovere attività di individui, gruppi di individui, istituzioni o organizzazioni non-governative contrarie alle norme della Carta delle Nazioni Unite.

domenica 16 settembre 2018

SCIE CHIMICHE/CHEMTRAILS ELENCO GRUPPI FACEBOOK

CONFERENZA SULLE SCIE CHIMICHE: COMUNE L'AQUILA 19 DICEMBRE 2016


Ringraziamo Stefano Marotta 
canale youtube https://www.youtube.com/channel/UCnIr6R5vpj2ugJ_KVmTuKpw

L’Aquila - 19 Novembre 2016 - Auditorium del Parco _ Viale Medaglie d’Oro “Geoingegneria - Manipolazione Climatica e Ambientale” Organizzato da Riprendiamoci il Pianeta e Alternativa Riformista Umbria *su invito e con il patrocinio del Consiglio Comunale di L’Aquila [00:00] - Amato John de Paulis (biologo) - Apertura e presentazione [20:03] - Magda Piacentini (docente) “E un bel giorno ci accorgiamo di avere sulla testa un cielo a strisce” [49:38] - Marinella Giulietti (docente) - “Analisi e foto” [01:31:30] - Padre Quirino Salomone [02:04:53] - Pietro Nicoletti (ricercatore ind.) - “Riflessioni Visuali” [02:20:46] - Massimo Rodolfi (editore e scrittore.) - “Scie chimiche e controllo delle coscienze” [03:02:00] - Pausa Video [03:09:22] - Domande - Spazio al pubblico [03:30:15] - Domenico Azzone (ex 1º M.llo A.M.I. ed esperto meteo) “SCIE CHIMICHE: analisi socio-scientifico-militare del fenomeno” [05:16:55] - Giorgio Pattera (biologo e giornalista.) “CHEMTRAILS: conseguenze biologico-ambientali del fallout” [06:10:47] - Domande - Spazio al pubblico [06:30:01] - Amato John de Paulis - Conclusioni [06:30:51] - Fine ▫ Articolo (in merito) dell'Associazione R.I.P. - http://riprendiamociilpianeta.it/port... ▫ Locandina (HD) della giornata: https://goo.gl/HpNrLz ▶ Maggiori informazioni sul tema: “Scie chimiche: la guerra segreta” - http://goo.gl/hZ1nKn - https://goo.gl/oUPm3Hhttp://www.tankerenemy.com / http://goo.gl/RmbycX - http://goo.gl/OvJbTP ▶ Gruppi su Facebook: https://goo.gl/ODmgL3

SCIE CHIMICHE/GEOINGEGNERIA - LIBRI E PUBBLICAZIONI


http://www.galileoparma.it/sciebook.html

https://www.libreriauniversitaria.it/morte-stato-diritto-scie-chimiche/libro/9788899478704

https://www.macrolibrarsi.it/libri/__scie-chimiche-la-guerra-segreta-libro.php 

https://www.unilibro.it/libro/macoratti-paolo/morgellons/9788832920741

giovedì 13 settembre 2018

La PNEI e la relazione mente corpo

da Simone Coglitore

PNEI relazione mente corpo
In questo articolo parliamo della relazione tra la mente e il corpo e della PNEI, parlando degli studi e del pensiero del Professor Enzo Soresi, medico, oncologo, studioso di neuroscienze, che dopo trent’anni passati come pneumologo a combattere il tumore polmonare, intuisce che il sistema neuroendocrino è la chiave della comunicazione tra mente e corpo e oggi è un autorevole esponente della medicina integrata.

In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto. – Antifone
Abbiamo già parlato in altri articoli del potere della mente e di come creiamo la nostra “realtà”, compreso il nostro stato di salute o malattia.
Parlando di metamedicina e psicosomatica, abbiamo approfondito la relazione tra le emozioni e gli organi e della malattia come messaggio.
Oggi vogliamo riportare l’esperienza del Prof. Soresi, un medico allopatico dalla mente aperta che con la sua esperienza e i suoi libri ha saputo diffondere una visione integrata della medicina.

La PNEI e il sistema neuroendocrino

La rete generale di comunicazione neurochimica nel nostro organismo si diffonde attraverso un sistema anatomico definito “neuroendocrino” presente in tutti gli organi ed in grado di attivarsi in funzione degli stimoli locali che gli pervengono.
Tale sistema neuroendocrino sembra essere la risposta a quanto espresso nei Veda, testi sacri induisti del 1500 a.c., in cui il corpo e la mente di ogni essere umano costituiscono il luogo privilegiato ove si incarna la dualità cosmica originaria.
Secondo l’anatomia e la fisiologia indiana tradizionali, il corpo degli individui è solcato da una rete intricatissima di innumerevoli nadi, che sono i canali attraverso i quali circola il prana (l’energia vitale).
Il sistema neuroendocrino rappresenta la risposta della medicina moderna alla domanda che si ponevano i medici, biologi ed orientalisti sul significato di questi canali energetici.
La PNEI (Psico Neuro Endocrino Immunologia) è la disciplina che studia le interrelazioni tra psiche, sistema immunitario, sistema endocrino e sistema nervoso.
La relazione mente corpo va riletta in base alla PNEI – dice Soresi – infatti è dimostrato come ogni atto psichico o spinta emozionale possono modificare la risposta biologica del nostro cervello.
Il sistema neuro endocrino è fondamentale per comprendere la responsabilità della mente nel causare il nostro benessere o la nostra malattia.
Soresi, nei sui libri parla di molti casi di guarigioni (apparentemente inspiegabili) che sono in relazione ad un cambiamento che è avvenuto nel cervello o a livello emotivo.
Oggi, la capacità di auto guarigione del nostro corpo è ormai dimostrata: di fatto il cervello è in grado di creare le condizioni necessarie per affrontare e risolvere qualsiasi malattia.
La PNEI a tutti gli effetti ha confermato la visione olistica dell’uomo, rappresentando un modello scientifico di conoscenza del funzionamento dell’organismo umano nella sua totalità, dove i sistemi psichici e biologici si condizionano reciprocamente.

schema pnei

Le emozioni influenzano il cervello

Nel momento della nostra nascita il cervello ha già stabilito un perfetto collegamento biologico con l’organismo e la comunicazione fra sistema nervoso centrale e periferico, e fra sistema immunitario e sistema neuroendocrino è perfetta.
Però il modo in cui si formano queste reti neuronali viene influenzato anche dagli stimoli ambientali – come dimostrano recenti ricerche – riporta Soresi.
Per questo motivo le esperienze emozionali che si hanno nei primi periodi di vita sono importantissime, perché possono influire sullo sviluppo cerebrale.
Ipotizzando di uscire indenni da questo primo periodo, amati e coccolati in modo ottimale, negli anni successivi dovremmo fare i conti con lo stress e da qui inizieranno molte sofferenze per il nostro cervello.
Quindi evitare situazioni di stress e cercare di vivere emozioni armoniose, favorirà il nostro stato di salute e aumenterà la capacità di far fronte ad eventuali problematiche.
Uno stile di vita e un’alimentazione salutari, la positività dei pensieri e un buon vissuto emotivo, sono tutti fattori che favoriscono la capacità di non ammalarsi.
Al contrario, uno stile di vita non salutare, l’abuso di farmaci o di sostanze nocive, pensieri pessimisti, stress e ansia, indeboliscono la nostra capacità di auto guarigione.
Tanto per parlare di stile di vita salutare, secondo il professor Soresi, ad esempio, basta camminare 40 minuti 3 volte alla settimana per aumentare di 10 anni la durata della propria vita.
Già questo semplice invito a prendersi cura di sé e a sviluppare un modello di vita ideale è utile per ridurre al minimo il disagio psichico e prevenire il danno biologico.
Insomma, dalla medicina tradizionale cinese alla psicologia, passando per la psicosomatica, la metamedicina, la PNEI o l’epigenetica, tutto ci insegna che per stare bene fuori, dobbiamo stare bene dentro.
Per cui iniziamo a prenderci cura di noi, dei nostri pensieri e delle nostre emozioni, ma soprattutto diventiamo consapevoli di chi siamo e di come siamo fatti.
Per approfondire ho creato una playlist con alcuni video di Soresi e altri illustri esponenti di argomenti come: PNEI, psicosomatica, epigenetica e metamedicina.

Fonte https://www.visioneolistica.it/la-pnei-e-la-relazione-mente-corpo/

PE LA MAIELL !

PE LA MAIELL !
LA MIA MAIELLA : REGINA MAESTOSA DELLA MIA TERRA !!! URLA STOP scie chimiche!!! Vasto (CH) Abruzzo Italia Europa Mondo 14 gennaio 2014 ore 15.00