Terremoto nelle Marche: un evento di origine artificiale?
26 ottobre 2016, ore 19:11,
terremoto nell’Appennino marchigiano di magnitudo 5.4 della Scala
Richter, con ipocentro a circa 9.3 km. L’epicentro coincide con Castel
Sant’Angelo sul Nera, sull’Appennino maceratese, in corrispondenza del
confine con l’Umbria.
Il sisma è stato avvertito in tutto il centro Italia, in particolar modo nell’area fra Norcia, Castel Sant’Angelo sul Nera ed Arquata del Tronto, ma anche a Perugia, Terni, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Pescara, L’Aquila, Teramo, Rieti, Chieti, Viterbo, Roma, Arezzo, Firenze, Siena, Campobasso, Frosinone etc.
Molti si sono chiesti se il sommovimento tellurico sia naturale o no. Analizziamo i dati a nostra disposizione.
• Il sisma delle 19:11 è stato seguito alle ore 21.18 da un altro evento di magnitudo maggiore, ufficialmente 5,9: ciò è anomalo, perché l’energia di un sisma si sprigiona quasi tutta con la prima scossa; la restante è via via rilasciata con lo sciame successivo.
• L'ipocentro è estremamente superficiale (circa 10 Km di profondità). [1]
• La calamità è occorsa a coronamento di un periodo di intensa, parossistica attività chimica ed elettromagnetica (evidenziata nella foto satellitare di copertina).
• Sono state scorte le tipiche nubi sismiche (cfr infra) e segnalati inusuali fenomeni elettrici in atmosfera, come lampi senza tuoni, malfunzionamento delle comunicazioni UMTS e su digitale terrestre. Il caso vuole che nello stesso giorno la Terra era stata investita da un'imponente tempesta magnetica dovuta ad espulsioni di massa coronale di notevole intensità. Il sole, come è noto, agisce sulla formazione della ionosfera.
Il sisma è stato avvertito in tutto il centro Italia, in particolar modo nell’area fra Norcia, Castel Sant’Angelo sul Nera ed Arquata del Tronto, ma anche a Perugia, Terni, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Pescara, L’Aquila, Teramo, Rieti, Chieti, Viterbo, Roma, Arezzo, Firenze, Siena, Campobasso, Frosinone etc.
Molti si sono chiesti se il sommovimento tellurico sia naturale o no. Analizziamo i dati a nostra disposizione.
• Il sisma delle 19:11 è stato seguito alle ore 21.18 da un altro evento di magnitudo maggiore, ufficialmente 5,9: ciò è anomalo, perché l’energia di un sisma si sprigiona quasi tutta con la prima scossa; la restante è via via rilasciata con lo sciame successivo.
• L'ipocentro è estremamente superficiale (circa 10 Km di profondità). [1]
• La calamità è occorsa a coronamento di un periodo di intensa, parossistica attività chimica ed elettromagnetica (evidenziata nella foto satellitare di copertina).
• Sono state scorte le tipiche nubi sismiche (cfr infra) e segnalati inusuali fenomeni elettrici in atmosfera, come lampi senza tuoni, malfunzionamento delle comunicazioni UMTS e su digitale terrestre. Il caso vuole che nello stesso giorno la Terra era stata investita da un'imponente tempesta magnetica dovuta ad espulsioni di massa coronale di notevole intensità. Il sole, come è noto, agisce sulla formazione della ionosfera.
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