Siamo all’interno di un sistema politico/economico/commerciale/sociale che ci obbliga a guardare fuori dalla finestra, ci fa incuriosire e ci fa porre attenzione a cose/fatti/persone che neanche sappiamo se esistono, se sono vere ecc.. L’osservatore è sempre a guardare gli altri/ il mondo e disperde energie in giudizi e critiche.
Di seguito riporto un pensiero che mi gira in testa da un po’, lo lascio qui nello scorrere di questo fiume di PAROLE.
Partendo dal simbolo della spirale immaginandola come un PERCORSO, possiamo immaginare la nostra Persona come il punto in cui inizia la spirale ... e poi inizia a girare .. in quella strada troviamo quindi per prima la nostra persona , poi il nostro spazio, i nostri pensieri, poi la nostra famiglia, la nostra casa , il nostro giardino , la villetta del quartiere, la villa principale del comune, la regione, la nazione, il mondo, il pianeta, l’universo, il cosmo, l’inimmaginabile, il mai sognato, e via via allargandosi ognuno di noi sul proprio tragitto trova cose,persone,fatti,edifici,discorsi,informazioni,sensazioni,emozioni. Dove è la nostra responsabilità nella CO-creAZIONE? Nel gestire nel presente in maniera coerente tutto a partire da quel punto di quella spirale. IL PUNTO DA DOVE PARTE LA SPIRALE (CHE PUO' INIZIARE IN QUALSIASI MOMENTO DELLA NOSTRA VITA) è il momento in cui prendiamo COSCIENZA DEL PRESENTE dove risiede il più grande potere , e cioè ESSERE NELL'ESPERIENZA e poter utilizzare il POTERE DELLA VOLONTA’ PER CAMBIARE LA MATERIA, ORA, IN QUESTO MOMENTO , NON IERI, NON DOMANI , MA ORA.
#ORA cosa sto facendo?
sto dando attenzione a quello che sto scrivendo?
sto dando attenzione a quelle che sono le mie priorità?
Questo mio messaggio può servire in primis a me e poi agli altri per comprendere meglio la "realtà"?
Insomma nel qui ed ora a cosa sto dando attenzione?
cosa sto osservando?
Quale onda si sta trasformando in particella grazie alla mia osservazione?
Con la mia volontà posso ORA cambiare qualcosa in meglio per il bene comune e per il FLUIRE COERENTE DELL’ENERGIA DEL COSMO?
***Faccio un esempio
Sono in stanza, c'è il letto sfatto ... USO LA PAROLA se gli dico: gentilmente potresti rimetterti a posto ... il letto che fa? rimane fermo non si muove come fosse "incantato" , se invece mi alzo lo sistemo compiendo un'AZIONE spinta dalla VOLONTA' ( in questo caso l'intento è di riordinare la materia) il letto MAGICAMENTE RITORNA SISTEMATO.
PER CREARE SERVE INTERAZIONE CON LA MATERIA, SOLLECITARLA , INZIARE A FARLA VIBRARE.
La materia per vibrare ha bisogno di suoni ( i monaci buddisti alzano massi enormi suonando strumenti a fiato) , il suono alleggerisce la materia , la fa diventare meno densa senza fargli perde la forma. Il suono è Luce, la Luce è Amore ….. il cerchio si chiude sempre là, con un atto d’amore.
ABRACADABRA (in aramaico, Avrah Ka Dabra: "Io creerò come parlo") secondo me è inteso come intento, creerò come vibro, la parola per come la conosciamo noi è un insieme di lettere che formano un suono che ha un significato. Ma potrebbe essere che in aramaico si intendesse il parlare come telepatia? Oppure come rappresentazioni grafiche con simboli? Oppure con suoni? Cioè la parola intesa come qualcosa che serve per comunicare e informare è una libera espressione dei nostri tempi , ma nei tempi antichi io non credo che Persone che fossero profondamente in contatto con la natura … perdessero tempo a chiacchierare e a rovinar il meraviglioso SUONO della MADRE TERRA
<3Chissà …
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