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OLLE JOHANSSON: “I CAMPI ELETTROMAGNETICI INDEBOLISCONO IL SISTEMA IMMUNITARIO E AUMENTANO IL RISCHIO INFEZIONI”
di Miriam Alborghetti
Le smart city rappresentano la piattaforma chiave per dispiegare il wireless di quinta generazione in tutta la sua potenza. Chiunque – animale, vegetale, batterio o virus che sia – abbia la ‘fortuna’ di vivere in una di esse, sarà immerso in un brodo elettromagnetico di cui nessuno conosce esattamente gli effetti, non essendo mai stata condotta una ricerca in merito. Pertanto, volente o nolente, sarà cavia di una sperimentazione.WUHAN, UN GIOIELLO DI SMART CITY
Orbene, nel fiume di parole che sono state spese per allertarci sulla novella pandemia cinese, a tutti i media è sfuggito un particolare non di poco conto ossia che Wuhan, la città da cui è partito il contagio, è, guarda caso, una smart city, anzi un gioiello di smart city, un vero fiore all’occhiello della tecnologia 5g con tutte le delizie ad essa connesse: internet delle cose, auto e autobus a guida autonoma, intelligenza artificiale etc.
Come scrive Maurizio Martucci in oasisana.com, nel capoluogo della provincia di Hubei, “è stato avviato il 5G attraverso l’installazione di 30.000 nuove antenne wireless di quinta generazione, cioè la più massiccia concentrazione al mondo pensata per pontificare nel futuro digitale e nell’Intelligenza Artificiale in occasione dei VII Giochi Mondiali Militari tenuti proprio a Wuhan nell’Ottobre 2019”.WUHAN E CORONAVIRUS
Casualmente il Coronavirus è nato a Wuhan. Lì ha avuto la forza di modificarsi passando dai rettili e dai pipistrelli all’uomo. E sempre lì, a poche settimane dalle istallazione delle antenne 5g, casualmente si è diffuso a dismisura e lì, sempre casualmente, ha mietuto la quasi totalità delle sue vittime. Quando esce dai confini di quell’area, sembra acquietarsi. Almeno per ora.
ROBOT 5G AL POSTO DI INFERMIERI E MEDICI
E come se non bastasse gli ospedali di Wuhan sono stati dotati di robot 5g per sostituire medici ed infermieri. Il che vuol dire – a parte le gravi implicazione etiche – che i ricoverati sono irradiati da microonde 5g, 24 ore su 24 e che, verosimilmente, gli elettrosensibili hanno ben poche speranze di salvarsi, a meno che vengano portati via da quell’inferno. Cosa improbabile dal momento che i casi di elettrosensibilità sono molto sottostimati e la patologia non è ancora sufficientemente riconosciuta, né esiste personale sanitario preparato in merito. Ma anche tutti gli altri pazienti, in quel contesto ad altissimo inquinamento elettromagnetico, sono comunque sottoposti ad uno stress notevole così da essere indeboliti e disarmati contro il virus.
EPIDEMIE E CAMPI ELETTROMAGNETICI
Studi autorevoli hanno dimostrato come le elettro-frequenze siano in grado di modificare batteri, creare antibiotico resistenza, causare alterazioni del genoma umano e soprattutto indebolimento del sistema immunitario. Secondo il Prof .Olle Johansson “i campi ellettromagnetici possono agire attraverso l’inibizione della calcineurina (proteina che attiva le cellule del sistema immunitario) per sopprimere l’immunità, aumentando così il rischio di infezione”.
Lo scienziato e giornalista Arthur Firstenberg già nel 2017 in The Invisible Rainbow, sosteneva che le grandi epidemie sono spesso concomitanti a importanti mutamenti artificiali dell’ambiente elettromagnetico. La documentazione sugli effetti biologici delle radiazioni microonde è molto vasta, raggiunge quasi i diecimila documenti. E gli organi più suscettibili includono cervello, polmoni, sistema nervoso, cuore, occhi e tiroide.
Alla luce di tali considerazioni e delle troppe casualità succitate, alcune domande corrono d’obbligo: è verosimile che la letalità del Coronavirus sia in qualche modo correlata con il wireless di quinta generazione? E possiamo forse sperare che su questo tema, l’OMS, una organizzazione che riceve donazioni consistenti dalle società di telemedicina e di biotecnologia (le quali stanno investendo pesantemente sull’intelligenza artificiale), possa avviare ricerche scientifiche indipendenti ed imparziali?
CONTAGIO NELLA DIAMOND PRINCESS E LA GABBIA DI FARADAY
Quanto al contagio sulla nave da crociera Diamond Princess a largo del Giappone, in cui pochi casi iniziali si sono centuplicati, una riflessione sorge spontanea: chiudere delle persone in cabine di ferro iperconesse, non equivale forse a metterle in una gabbia faraday, in cui le radiazioni emesse dai cellulari e tablet vengono trattenute all’interno della cabina stessa, creando così una condizione più che favorevole alla propagazione del virus anche attraverso le condotte dei condizionatori?
SANTA MARINELLA: I CITTADINI USATI COME CAVIE?
Una nota è doverosa a proposito del delirio tecnologico di taluni politici di Santa Marinella che, nei giorni scorsi, hanno propagandato a mezzo stampa le magnifiche sorti progressive che apporterebbe il 5g alla località marina.
Tralasciando le questioni ambientali di una cittadina già martoriata dal cemento e dai fumi della centrale a carbone di Civitavecchia, a costoro vorrei ricordare che lo spiegamento del 5G costituisce un esperimento sull’umanità e sull’ambiente e dunque un CRIMINE secondo il diritto internazionale.
I nazisti, in nome del progresso scientifico, condussero esperimenti sugli esseri umani in quanto la legge lo consentiva, supportata da teorie farneticanti sottoscritte da intellettuali, scienziati e politici.
Non è che se una cosa è legale, allora non è criminale. Teniamolo bene a mente.
PS: Per chi volesse avere informazioni più complete dal punto di vista scientifico, consiglio di leggere l’articolo su citato di Maurizio Martucci a questo link:
https://oasisana.com/2020/02/19/coronavirus-e-5g-ce-correlazione-lo-studio-il-video/?fbclid=IwAR0UdUUW7THqcXymx5V_NtrX5rR9T88dxEJDCb1jycQ41gLO8I5hW1hPmEU
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