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Lo aveva già anticipato qualche giorno fa
ai microfoni di Chieti Today e ora il sindaco di Francavilla al Mare,
Antonio Luciani, sembra più agguerrito che mai. Al punto che si dice
pronto a firmare un'ordinanza ad hoc per evitare il coprifuoco alle ore
22 firmato dal Governo.
"Ad oggi - chiarisce Luciani motivando la sua posizione - non c'è
alcuna evidenza scientifica che mantenendo il coprifuoco il contagio da
covid 19 diminuisca. Anzi, la storia della scorsa estate nella nostra
città ci insegna proprio il contrario: il 30 settembre, dopo un'estate
senza coprifuoco, i positivi nella città erano 10, dopo un'estate di
distanziamento, mascherine, e orari liberi".
"Il concetto di coprifuoco - incalza il sindaco - significa una
pesante riduzione della nostra libertà, che potremmo sopportare solo se
vi fosse evidenza scientifica che ad essa si accompagna una diminuzione
dei contagi covid". Per questo, si rivolge al presidente della Regione
Marco Marsilio che, dice "so che la pensa come me e come molti di noi e a
lui questa volta faccio un appello: dichiari con apposito provvedimento
regionale l'Abruzzo libero dal coprifuoco. Qualora decidesse di non
farlo, annuncio che lo farà il sindaco Luciani per Francavilla al Mare".
Poi, un attacco politico: "Mi sarei aspettato - aggiunge Luciani - la
solidarietà dell'assessore regionale al Turismo e alle Attività
produttive Daniele D'Amario, francavillese, che al contrario,
improvvisando e senza alcuna competenza in merito, mi ha attaccato sul
punto con gli usuali toni inurbani ai quali da lui siamo abituati. Ora,
dal momento che D'Amario è assessore non eletto, ma nominato quale
esterno e, quindi, si suppone esperto in materia, sarei contento se il
presidente ripensasse la sua nomina, e si circondasse di persone
preparate sul tema o quantomeno disposte a studiare, e non ad
improvvisati che, tra le altre cose, non fanno fare una bella figura
alla Regione e alla città che rappresentano né per i contenuti e
tantomeno per il linguaggio. Le strumentalizzazioni di D'Amario fanno
fallire le attività produttive del territorio che egli dovrebbe tutelare
quindi dovrebbe piuttosto adoperarsi per far ripartire l'economia di
questo comparto, non abbandonarsi a facili isterismi da campagna
elettorale".