137
La costante di struttura fine, indicata con la lettera greca αe, è la costante di accoppiamento dell'interazione elettromagnetica, di cui esprime l'intensità relativamente alla carica elementare.È un numerello che a molti non dirà nulla. Ma che invece rappresenta il valore di una delle costanti più importanti della fisica. Uno di quei numeri, insomma, che per qualche ragione regolano il funzionamento dell’Universo così come lo conosciamo
Esce così il “numero magico” o il “numero di Dio”, che diceva scherzando Richard Feynman. Che, smettendo di scherzare, poi aggiungeva: questo è il genere di numero che ogni fisico dovrebbe tenere scritto sulla sua lavagna. Per tre motivi più che mai attuali: non sappiamo da dove venga; non abbiamo una teoria che lo possa spiegare; senza di esso il mondo così come la conosciamo, non potrebbe esistere.
In sostanza, controlla e ordina tutto ciò che vediamo.
http://www.mc137.it/137.html
137 è il valore numerico della parola Cabalà (Quf-Beit-Lamed-Hey = 100-2-30-5). Si tenga presente che, spiegato in termini un tantino più semplici da capire, 137 è il rapporto tra la velocità della luce e quella dell'elettrone in orbita intorno al nucleo dell'atomo d'idrogeno. O meglio, esso governa il legame che c'è tra materia e luce. Riflettete bene su tutto ciò. La luce è il fenomeno che meglio rappresenta l'energia allo stato puro. Infatti, il fotone, che è il vettore dell'energia elettromagnetica, di cui la luce è uno degli aspetti, possiede una massa eguale a zero, cioè è del tutto immateriale. Dall'altra parte sta l'elettrone, che è la più stabile e comune tra tutte le particelle leggere (leptoni) di cui è fatta la materia. Abbiamo dunque due opposti: energia e materia, luce e oscurità, e in mezzo ad essi ci sta il numero 137, la parola Cabalà, che significa "corrispondenza", "parallelismo".
http://cabala.org/oltreilfiume/137.shtml
VITA
https://www.youtube.com/channel/UCa2Jthm8yHnTqZxkCWs3FCw
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