Numerosi sono gli utilizzi in campo industriale delle terre diatomacee. Ma io mi fermo a quelli della terra diatomacea naturale, che non è calcinata come quella per usi industriali. La terra diatomacea calcinata è potenzialmente pericolosa e va utilizzata solo con le apposite protezioni. La calcinazione è un processo di cottura ad alta temperatura che aumenta la superficie filtrante della terra diatomacea, però fonde il silicio di cui è il maggior componente chimico, e crea quarzite e cristobalite, che sono sostanze irritanti per le mucose. La terra diatomacea naturale, di cui si occupa questo articolo, è invece estratta dalla cava, macinata finemente e infine essiccata a una temperatura massima di 150°C. Per questo resta nella sua forma amorfa, non diventa cristallina come quella calcinata, e non è pericolosa per la salute umana.
Io sono rimasto affascinato dalle potenzialità della farina fossile e ho provato a sperimentarla circa 3 anni fa. Innanzitutto ne ero interessato perché è molto efficace nella conservazione delle sementi, che è uno dei miei principali interessi. Già mi sarebbe bastato, poi ho imparato a usarla come principio attivo insetticida nell’orto. La prima volta che l’ho usata è stato su un piccolo formicaio nell’orto. Mi aspettavo che il formicaio si estinguesse. Invece l’effetto fu di dissuasione e il formicaio decise di spostarsi. Ricordo che con poche applicazioni se ne andò dall’orto. Poi la usai per proteggere l’orto da lumache e chiocciole: sparsa sul terreno lavorato allontana tutti i gastropodi con successo. Ho infine provato, e sto tuttora provando, la sua efficacia sugli insetti volanti, acari, afidi e cimici. Direi che su alcuni è molto efficace (afidi e acari), su altri ho visto efficacia ma resta a volte il problema di una ottimale applicazione.
Infine un altro, suo malgrado, sperimentatore è il mio cane Jo. Applicandogli sul pelo una piccola quantità quando lo spazzolo, lo proteggo da pulci e da zecche.
Perché abbia efficacia la terra diatomacea deve provenire da giacimenti di diatomee fossili di acqua dolce ed essere naturale, non calcinata. Inoltre il giacimento deve essere non più vecchio di 2 miliardi di anni. Se vista a un microscopio elettronico gli scheletri delle diatomee appaiono aguzzi e affilati e sono in grado di danneggiare l’esoscheletro degli insetti fino anche a farli morire. In ogni caso la sola presenza infastidisce gli insetti e li spinge ad andarsene. Questo effetto insetticida è basato quindi sulla capacità abrasiva della polvere, non sulla pericolosità chimica. Per questo motivo gli insetti non si sono mai assuefatti alla terra diatomacea che continua e continuerà ad essere efficace.
Può essere usata anche in casa, per allontanare le formiche o le cimici dei letti senza nessun pericolo per chi ci abita. Unica raccomandazione è di non inalare e di non farla entrare in contatto con occhi e mucose.
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